L'idea di un erbario nasce con la passione per la natura stimolata durante i frequenti soggiorni dell'infanzia presso i nonni. Il nonno Pierluigi, avvocato e scrittore, mi apriva i segreti delle stelle del cielo; la nonna Thea, di origine e cultura tedesca, mi raccontava, durante le molte passeggiate, storie di animali e di fiori: di questi ultimi mi indicava sempre i nomi, anche se facendo uso talvolta di un po' di fantasia.

Quando nel 1972 realizzai il mio sogno di avere una casa mia, presso quella dei nonni a Serravalle Scrivia, iniziai questa raccolta, senza alcuna pretesa di scientificità o di completezza.

Intorno a questo passatempo si sono coagulate molte altre cose: la crescente curiosità e la concreta necessità di organizzare e catalogare il materiale hanno arricchito la mia biblioteca di numerosi manuali di botanica; ho esteso l'abitudine di raccogliere esemplari anche ai miei viaggi, alle mie escursioni, così che accanto alla flora locale sono comparse la Alpina e la Mediterranea.

Sono afflitta da frequenti emicranie, dovute all'intensità con cui guardo durante i viaggi i cigli delle strade, cercando qualche fiore che mi manca, e inducendo il mio paziente consorte a improvvise soste per la loro raccolta; i miei bagagli sono sempre appesantiti da manuali, presse e attrezzi da giardinaggio.

Così è nata questa raccolta, destinata solo al mio piacere; ma col passare del tempo è cresciuta oltre la mia immaginazione e le insistenze del paziente consorte con la complicità dei figli mi ha convinto ad un passo che da sola non avrei mai compiuto: pubblicare questo erbario.

Ho scelto però di non introdurre alcuna modifica o abbellimento al materiale che io abitualmente uso (schede dell'indice e tavole) con l'unica eccezione, per sfruttare meglio la potenzialità del mezzo informatico di arricchire la parte iconografica con delle fotografie degli esemplari, pur senza attendere il completamento (ammesso che mai si raggiunga) di questa operazione.

Per questo scopo sono state realizzate le fotografie che accompagnano le tavole dell'erbario, e sono tuttora in corso di realizzazione, con i tempi che la natura e l'alternarsi delle stagioni impone.

Per alcuni esemplari ormai estinti nei luoghi che io abitualmente frequento (ad esempio l'agrostemma githago o l'adonis annua ormai scomparsi dai campi) ciò non sarà mai possibile, salvo che qualche appassionato non voglia contribuire alla completezza di questo documento: gliene sarò riconoscente e ne sarà ovviamente data esplicita menzione nel sito; come pure sarò riconoscente a chi mi segnalerà gli inevitabili e sicuramente numerosi errori, dei quali chiedo anticipatamente scusa, seppur la loro gravità sia mitigata dall'uso personale cui questo materiale era destinato.

Le immagini qui contenute sono liberamente utilizzabili, con l'unica restrizione che siano citati l'autore e la fonte.

Per una forma sia pur minima di cautela, e anche per soddisfare la mia curiosità di conoscere altre persone che condividono il mio interesse, l'accesso alle tavole e alle foto in formato normale è subordinato ad un'autorizzazione del tutto gratuita che va richiesta mediante la compilazione dell'apposito modulo presente sul sito.

Devo, da ultimo, ringraziare mio marito Roberto per la pazienza con cui segue da sempre questa mia passione, per le fotografie e per la trasposizione di tutto il materiale in formato digitale; mio figlio Alberto cui è dovuta la progettazione del database e dell'intero sito.

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